Premetto, ancora una volta, che non sono una attivista dei diritti civili legati alla sessualità delle persone e se è successo l'ho fatto indirettamente e solo attraverso le mie scelte di vita e le mie esperienze personali. Mi definisco semplicemente una studiosa e appassionata osservatrice dell'evoluzione sessuale, dal passato fino ai giorni nostri.


Nel corso degli anni ho fatto esperienze in diverse forme d'Arte e solo negli ultimi tre anni mi sono dedicata, sempre con maggiore passione, alla scrittura. Con l'iniziare mi è venuto del tutto naturale scrivere di sesso e sessualità. I miei scritti non sono frutto di mie fantasie ma si basano sia sulla mia esperienza diretta perché per me la ricerca del desiderio è stata sempre fondamentale, sia attraverso il racconto o il vissuto di diverse persone che conosco ma anche dal racconto e dallo studio dei fenomeni sociali legati alla sessualità.

Grazie ad un caro amico che mi ha proposto di scrivere insieme a lui il testo teatrale Stella Tringolina-Triangle Star mi è venuto il desiderio di continuare a scrivere altri racconti. E dopo questo mio naturale inizio sono stata sollecitata, non solo a continuare a scrivere, ma proporre un progetto culturale più ampio che ha come obiettivo favorire modalità del vivere la propria sessualità in modo nuovo, libero e possibilmente più appagante.
Indirettamente continuando a scrivere di storie di vita dove il sesso e la sessualità hanno la giusta centralità penso che effettivamente io possa dare un contributo, uno stimolo. Essere vista come una nuova opportunità di vita individuale e sociale per meglio vivere la nostra sessualità, il nostro essere erotici, alla ricerca dei nostri desideri sessuali ed anche un pochino pornografi? Ma soprattutto alla ricerca del nostro essere creativi anche attraverso il sesso.

Di fatto attualmente vi sono due movimenti contrapposti che stanno agendo. Da una parte l'opera di repressione dei nostri desideri sessuali iniziata nell'800 che ha portato, come uno dei frutti venefici della sua attività, il concetto di normalità o anormalità sessuale. Questo progetto repressivo, essendo ben radicato, non si è certo concluso ma a solo cambiato i suoi metodi. Non è un caso che la mia prima publicazione parli dell'Omocausto perché io lo considero la punta dell'iceberg di questo sistema repressivo della cultura occidentale.
Dall'altra parte la società che vuole cambiare e che vuole concludere questa fase respressiva e i vari movimenti umani e sociali che portano e chiedono profondi cambiamenti del nostro vivere la sessualità.

Ma quello che non manca è sicuramente la grande confusione e soprattutto il mantenere immancabilmente la categoria di giudizio! In questo senso si stanno affacciando le nuove “normalità” che prima o poi porteranno a nuovi dogmi giudicanti.

Nel contesto ovviamente non mancano le varie teorie psicologiche che cercano di spiegare o capire la sessualità che partono da quelle ortodosse fino ad arrivare alle teorie così dette “evolutive”. In tutta la questione le religioni non mancano di certo di dire o imporre, anche con violenza estrema, la loro visione. In questo senso ritengo importante ricordare ancora una volta che che nella Chiesa Cattolica esistono ancora programmi di rieterizzazione.

L'unica cosa che mi permetto di affermare con sicurezza è CHE DI SESSO E SESSUALITA' CI CAPIAMO VERAMENTE POCO! Se ci limitassimo ad affermare per il momento che la sessualità varia per diversi fattori e che ognuno ha la propria particolare natura sessuale sarebbe già un notevole passo in avanti:
come ognuno ha il diritto di esprimere la propria individualità, ognuno ha il diritto di esprimere la propria sessualità. Per alcuni può esserlo facendo e vivendo in un modo per altri in un altro modo.

Fluida Marret